Come sta cambiando la strategia americana sull'Ucraina
Come sta cambiando la strategia americana sull'Ucraina
L’amministrazione Biden, nelle ultime settimane, ha notevolmente aumentato la mole di investimenti nei riguardi dell’Ucraina. Insieme al nostro Giovanni Chiacchio, proviamo dunque ad analizzare gli obiettivi strategici dell’azione americana. La Rivoluzione Ucraina del 2014, infatti, ha determinato un forte cambiamento nella politica estera di Kyiv che, per la prima volta nella sua storia, è divenuta parte integrante della sfera d’influenza occidentale.
Ciononostante, Washington si è mostrata sin da subito riluttante a supportare militarmente l’Ucraina. L’Amministrazione Obama avviò un programma di addestramento volto ad avvicinare l’esercito ucraino agli standard NATO e ad incrementare la capacità operativa, tuttavia gli Stati Uniti non fornirono equipaggiamento militare letale, scatenando le ire dell’allora Senatore John McCain. Solo a partire dal 2017, attraverso il Consolidated Appropriation Act e l’NDAA, vennero approvati aiuti di una certa entità: nel mese di dicembre venne infatti garantita la licenza per l’export delle armi leggere e nel marzo dell’anno successivo, venne avviato il trasferimento dei sistemi anti-carro Javelin.
Il massiccio dispiegamento di forze militari da parte della Russia avviato alla fine del 2021 ha determinato un forte incremento dell’assistenza americana a Kyiv: l’Amministrazione Biden ha infatti approvato il trasferimento di centinaia di milioni di dollari di equipaggiamento militare tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. L’inizio dell’invasione ha determinato un nuovo incremento dell’assistenza militare: l’iniziale obiettivo strategico della fornitura di armi americane, in gran parte di natura difensiva, aveva l’obiettivo di perseguire l’integrità dell’Ucraina e impedire la presa di Kiev.
Tale obiettivo è stato largamente conseguito entro fine marzo a seguito del ritiro delle forze russa da Kyiv, Chernihiv e Sumy. A partire dal 13 aprile, gli Stati Uniti hanno cominciato a fornire aiuti militari formati da materiale bellico offensivo, tra cui obici M777 ed elicotteri Mi-17, a seguito del cambiamento di strategia da parte di Vladimir Putin, che ha concentrato principalmente le sue forze nella zona meridionale del paese.
A più di due mesi dall’inizio del conflitto, pare ormai chiaro un cambiamento degli obiettivi strategici degli Stati Uniti in Ucraina, non più limitati al fermare l’invasione russa, ma ad ottenere un preciso esito militare e politico del conflitto. Il tutto è stato sintetizzato dalle parole del Segretario della Difesa Austin, il quale ha dichiarato che lo scopo degli Stati Uniti consiste nell’indebolire le forze russe ad un livello tale da impedire che Mosca possa compiere in futuro azioni simili all’invasione dell’Ucraina.
A seguito delle dichiarazioni di Austin il Presidente americano Joe Biden ha richiesto al Congresso l’approvazione di un gigantesco piano di assistenza dal valore di 33 miliardi di dollari e gli Stati Uniti hanno rivelato di stare addestrando i soldati ucraini all’impiego dell’armamento occidentale. Gli obiettivi strategici americani in Ucraina ora sono tre:
•Fornire armi offensive al fine di consentire la completa liberazione del territorio ucraino;
•Deteriorare le forze armate russe al punto tale da impedirgli future azioni offensive;
•Rilanciare il ruolo degli Stati Uniti come nazione leader del mondo libero e ripristinare la credibilità della deterrenza americana, duramente messa alla prova dal recente disastro afghano.
Manchin torna al centro della scena politica
Nel suo primo anno di presidenza, Joe Biden ha inseguito ambiziosi piani di spesa volti a investire importanti cifre in riforme economiche, sociali e climatiche. I progetti dell’inquilino della Casa Bianca si sono però arenati di fronte ai veti posti dall’esponente moderato del Partito Democratico Joe Manchin che, lo scorso dicembre, ha annunciato il voto contrario al Build Back Better Act.
Pochi mesi dopo, lo stesso Manchin è nuovamente al centro della scena, poiché dalle sue scelte passa la possibilità di approvare almeno parte delle proposte democratiche, fattore che permetterebbe al partito di avere qualcosa in più da rivendicare nelle prossime midterm.
In quest’ottica Manchin ha incontrato il leader dei senatori democratici Schumer per discutere un pacchetto anti inflazione che porterebbe all'approvazione con i soli voti del suo partito di una misura contenente un aumento delle tasse per i più ricchi e le corporation, una riduzione del deficit federale e del prezzo dei farmaci.
Fra i senatori democratici, però, cresce lo scetticismo sul fatto che questi colloqui possano produrre qualcosa di concreto. Lo stesso Manchin, infatti, sta contemporaneamente lavorando a un piano bipartisan che per certi aspetti si andrebbe a sovrapporre al Reconciliacion Bill. Susan Collins e Joe Manchin, ad esempio, discutono di modifiche al regolamento dell’Electoral Collage, mentre altri gruppi stanno parlando del finanziamento del nuovo anno fiscale, di modifiche al sistema dell’immigrazione e di misure sul clima e sull’energia.
Le altre notizie della settimana
I gruppi che negli Stati Uniti si oppongono alla pena di morte questa settimana hanno espresso cauto ottimismo a riguardo di una decisione della Corte Suprema, che ha accettato di riesaminare la richiesta di un detenuto in attesa di esecuzione. La decisione riguarda una questione puramente tecnica, ovvero la fascia temporale necessaria per la richiesta di un nuovo esame del DNA, ma è ritenuto comunque un passo nella giusta direzione dalle associazioni.
Stando a quanto riportato da Axios, la Casa Bianca ha svelato pacchetto legislativo che intende consentire al governo federale di vendere i beni sequestrati agli oligarchi russi dopo le sanzioni imposte sulla Russia e di utilizzare i proventi per aiuti militari e umanitari all'Ucraina. Stati Uniti hanno già sequestrato milioni di dollari di beni di oligarchi russi con stretti legami con il presidente Vladimir Putin.
Sia gli Stati Uniti che altri governi sperano, infatti, che la pressione finanziaria su questi individui si tradurrà in pressione politica su Putin, potenzialmente ponendo limiti al suo potere assoluto.
L’economia americana nel Q1 2022 è scesa del -0,4% sul base trimestrale (-1,4% su base annuale), un dato deludente rispetto al +6,9% del Q4 2021. Si tratta della prima riduzione del PIL in due anni (allora fu dovuta alla pandemia). Ma entrando nei dettagli la situazione è maggiormente positiva: il deficit commerciale ha infatti ridotto il PIL di 3,2 punti, per via dell’aumento delle importazioni e del crollo delle esportazioni, segnale di una forte domanda interna.
Altri 0,8 punti di crescita sono stati persi a causa dell’effetto contabile dagli aggiustamenti di magazzino (scorte delle imprese minori nel Q1 2022 rispetto al Q4 2021). Invece dati come la spesa per consumi sono stati molto positivi: i consumi sono cresciuti del 2,8% nel Q1 2022, in particolare per i servizi. Altro dato molto positivo per il futuro è quello degli investimenti delle imprese: +9,2%.
Anche il terzo e ultimo grado di giudizio dello Stato di New York, con una votazione di 4 a 3, ha confermato che le mappe distrettuali disegnate dalla legislatura statale sono un gerrymandering incostituzionale volto a favorire i democratici, e pertanto le ha azzerate e ha ordinato il ridisegno immediato dei distretti. La sentenza porterà in dote ai repubblicani 3-5 seggi aggiuntivi alle prossime elezioni della Camera. I 4 giudici che hanno votato contro le mappe sono tutti e 4 democratici. La Corte è composta interamente da giudici nominati da Cuomo (6) e Hochul (1).
Giovedì la Food and Drug Administration ha proposto il divieto di vendita delle sigarette al mentolo e dei sigari aromatizzati dopo un dibattito pubblico sull'opportunità di proibirle.
Continuano a crescere le voci intorno al deputato della North Carolina Madison Cawthorn (R-N.C.), al centro di alcuni scandali relativi al suo essersi vestito da donna e aver partecipato a feste dopo aver attaccato proprio per questo alcuni repubblicani.
Cawthorn solo nella scorsa settimana è stato colpito da una sfilza di accuse e ora sta affrontando le richieste di un'indagine etica sul presunto insider trading da parte del senatore repubblicano Thom Tillis (NC). La sua rielezione al primo turno appare tutt’altro che scontata, nonostante sia uno dei membri della Camera più apprezzati nel suo partito.
Stando ad alcune fonti riportate da The Hill, il presidente Biden sta valutando la possibilità di cancellare almeno 10.000 dollari di debito del prestito studentesco per ciascuna persona. Questo processo avverrebbe attraverso un ordine esecutivo.
Mercoledì il Segretario per la Sicurezza Interna Alejandro Mayorkas è passato sulla difensiva per quanto riguarda l’immigrazione, affermando che il suo Dipartimento si stava attrezzando per gestire l'aumento dei livelli di migrazione e minacciando conseguenze più dure per coloro che attraversano ripetutamente il confine illegalmente.
Mayorkas, affrontando le critiche dei repubblicani, ha affermato che il DHS si sta preparando per la riapertura del sistema di asilo in gran parte bloccato dal Titolo 42, la politica di confine inizialmente lanciata dall'amministrazione Trump.
Due fra le deputate repubblicane più estremiste, Marjorie Taylor Greene e Lauren Boebert, sarebbero quasi venute alle mani fra loro a seguito di una discussione riguardante la partecipazione della prima a un evento nazionalista.