I Dem sono divisi sull'immigrazione
Il “Title 42” e le divisioni democratiche sull’immigrazione
Durante la pandemia, Donald Trump aveva scelto di attuare una misura stringente per quanto riguarda l'immigrazione, intitolata "Title 42". Quest'ultima permetteva agli agenti di frontiera di espellere immediatamente quanti provavano a varcare il confine con il Messico, giustificando questa scelta con i rischi sanitari che sarebbero potuti derivare da un ingresso incontrollato all'interno del paese.
A distanza di oltre due anni da quando quel provvedimento è stato attuato, però, nell'amministrazione Biden restano alcune divisioni su come rivedere la norma: i timori sono anzitutto elettorali, perché nei sondaggi il Partito Democratico ha pagato l'atteggiamento morbido nei confronti dell'immigrazione illegale. La questione tocca soprattutto la sensibilità di molti indipendenti e moderati che dovrebbero rappresentare l'ago della bilancia non sono alle midterm ma anche nelle prossime presidenziali.
In queste categorie, l'indice di gradimento presidenziale durante la prima crisi al confine arrivata nel 2021, pochi mesi dopo l'insediamento di Biden, suggerisce quanto delicata sia elettoralmente la questione, che si inserisce in un momento in cui i sondaggi sono tutt'altro che favorevoli per l'inquilino della Casa Bianca e per il Partito Democratico, che rischia di subire una rovinosa sconfitta nelle midterm in programma a novembre.
Lo stesso senatore dell'Arizona Mark Kelly, del resto, ha lanciato un avvertimento per l'amministrazione Biden nel corso di una visita al confine tra Stati Uniti e Messico, parlando di una possibile crisi umanitaria nel caso in cui non dovesse cambiare la politica migratoria. A riguardo, il Dipartimento per la Sicurezza interna ha preannunciato come la prossima estate (verosimilmente la prima senza che le preoccupazioni sanitarie siano al centro) possa vedere un aumento degli arrivi.
Come riferisce il New York Times, mai come ora negli uffici della Casa Bianca si registrano incertezze e divisioni sulla linea da seguire a riguardo, nonostante lo stesso Biden fosse entrato in carica promettendo discontinuità rispetto a Trump per quanto riguarda l'immigrazione. Il quotidiano ha riportato infatti le parole della portavoce presidenziale Vedant Patel, che ha affermato come "Biden abbia capito che cambiamenti importanti non possano essere effettuati dalla notte al giorno", sottolineando come comunque stia lavorando per rendere il sistema più efficiente e più umano, in modo da impedire la riproposizione di una situazione come quella capitata durante la presidenza Trump, con famiglie divise e imprigionate in attesa di giudizio.
Sempre secondo gli insider del quotidiano, la figura di Ron Klain sarebbe quella alla ricerca di una difficile mediazione fra l’ala progressista e lo stesso Biden, alla ricerca di un approccio più umano sul tema, e quanti vorrebbero invece un’immagine più forte e dura. La battaglia sul “Title42”, da questo punto di vista, rivela tutte le divisioni interne all’amministrazione su un tema delicato, che potrebbe rappresentare uno degli elementi centrali nelle prossime campagne elettorali.
Gli Stati Uniti invieranno nuove armi per l’Ucraina
Nel corso di una telefonata effettuata in settimana con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Joe Biden ha assicurato l’invio di altri 800 milioni di dollari di armi, munizioni e altra assistenza alla sicurezza per il paese che sta resistendo all’invasione russa iniziata più di un mese fa
In questi rifornimenti sono previsti moderni sistemi di artiglieria, proiettili, veicoli corazzati per il trasporto truppe e elicotteri da guerra. A riguardo Biden ha affermato: “"La fornitura costante di armi che gli Stati Uniti e i loro alleati e partner hanno fornito all'Ucraina è stata fondamentale per sostenere la sua battaglia contro l'invasione russa. Ha contribuito ad assicurare che Putin fallisse nei suoi obiettivi di guerra iniziali per conquistare e controllare l'Ucraina. Non possiamo riposarci ora".
Proprio a riguardo di questa decisione, la Russia ha minacciato “conseguenze imprevedibili” se dovesse continuare il supporto americano all’Ucraina. Nel mentre crescono le preoccupazioni riguardanti le possibilità che vengano colpiti gli stessi veicoli statunitensi destinati al trasporto delle truppe.
Le altre notizie della settimana
La città di Philadelphia è la prima grande metropoli a restaurare l’obbligo di indossare la mascherina in alcuni luoghi, dopo diverse settimane passate nel segno di una progressiva diminuzione delle misure necessarie a combattere il Covid-19.
Il presidente Biden ha annunciato un divieto di vendita di quelle che sono definite "unlicensed ghost gun", ovvero armi senza licenza che potevano essere acquistate online e assemblate a casa, che a differenza di quelle tradizionali non avevano numero identificativo e quindi non potevano essere tracciate.
Il prezzo medio della benzina negli Stati Uniti è sceso di circa otto centesimi nell'ultima settimana e di circa 13 centesimi nelle ultime due settimane, secondo i dati dell'American Automobile Association (AAA). Il recente calo arriva dopo che diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno annunciato di recente che avrebbero rilasciato ulteriore petrolio dalle loro riserve.
Il leader dei repubblicani alla Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy ha messo in guardia gli esponenti del suo stesso partito, invitandoli a non mettere sotto accusa Biden solamente per scopi politici.
Parte del Partito Democratico dell'Oregon si è detto critico sulla scelta fatta dai vertici, che hanno appoggiato un candidato bianco per una corsa della Camera dei Rappresentanti con diversi latini in corsa nelle primarie. "Danno per scontato il voto delle persone latine", è stato il messaggio diretto verso i leader di partito.
Il governatore del Texas Gregg Abbott ha emanato un provvedimento che impone controlli più stretti sui prodotti che entrano al confine meridionale del paese. La decisione ha provocato numerose proteste, soprattutto perché rischia di creare ritardi nelle catene di approvvigionamento con conseguenti aumenti di prezzi.
L'ex presidente Trump ha dato il suo endorsement per JD Vance alle primarie repubblicane per il seggio al Senato in Ohio venerdì, definendo Vance "il candidato più qualificato" nel GOP.
"Come altri, JD Vance potrebbe aver detto alcune cose non gradevoli su di me in passato, ma ora ha capito", ha detto Trump in una dichiarazione, affermando anche che questa "è la nostra migliore carta in quella che potrebbe essere una gara molto difficile".
I repubblicani si sono ritirati dalla Commissione indipendente per i Dibattiti Presidenziali accusata di aver favorito in passato i democratici.
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato le legge che prevede il divieto di aborto dopo 15 settimane.
La mossa arriva nel mezzo di una crescente spinta conservatrice per limitare l'aborto in vista di una decisione della Corte Suprema che potrebbe limitare l'accesso alla procedura di aborto a livello federale cancellando la sentenza Roe vs Wade del 1973.