I democratici possono mantenere la maggioranza al Senato?
Il punto sulla sfida al Senato nelle prossime midterm e tutte le altre notizie della settimana
I democratici possono mantenere la maggioranza al Senato?
Manca sempre meno all’appuntamento con le prossime midterm, cruciale tornata elettorale che dirà con quale maggioranza dovrà confrontarsi Joe Biden nella seconda parte del suo mandato alla Casa Bianca. Al momento lo scenario non è entusiasmante per il presidente, penalizzato dai bassi indici di gradimento nei sondaggi e da una situazione che si preannuncia difficile: alla Camera dei Rappresentanti, dove già oggi i democratici governano con pochi voti di margine, salvo clamorosi ribaltoni si andrà incontro ad una sconfitta annunciata.
Il discorso è leggermente diverso al Senato, dove il partito del presidente conserva qualche speranza di mantenere la maggioranza, che sarebbe comunque importante per poter avere il controllo delle nomine da effettuare alla Corte Suprema e negli altri enti giudiziari. Il forecast di FiveThirtyEight, infatti, vede i democratici leggermente favoriti, con il 56% di possibilità di proseguire quantomeno con l’attuale status quo nella Upper House (in compenso i repubblicani hanno l’83% di possibilità di ottenere il controllo della Camera dei Rappresentanti).
Ma qual è la situazione attuale in vista del voto? Fra le sfide più delicate della tornata ci sarà senza dubbio quella della Georgia, dove andrà in scena la sfida fra il repubblicano Herschel Walker e il senatore uscente Raphael Warnock, che vinse le special election tenute nel 2020 contribuendo a regalare la maggioranza dei seggi ai democratici. La partita si preannuncia apertissima: dalla fine del mese di giugno, infatti, Warnock è passato in testa nei sondaggi dopo essere stato costretto ad inseguire per diversi mesi, ed ora appare leggermente favorito. Il margine è comunque risicatissimo, ragion per cui la situazione resta profondamente incerta, con i prossimi mesi che saranno cruciali per capire chi potrà occupare il seggio a Washington.
Andrà monitorata con attenzione anche la corsa in Nevada, dove i democratici sono tutt’altro che certi della vittoria. La senatrice uscente Catherine Cortez Masto parte leggermente favorita contro il suo sfidante Adam Paul Laxalt, ma il distacco in molti sondaggi è inferiore ai tre punti: anche qui, come in Georgia, decisiva sarà la campagna elettorale.
Un’altra sfida cruciale è quella della Pennsylvania, che da due anni è indicata come il possibile stato decisivo per l’assegnazione della maggioranza. In campo vi sono due sfidanti particolari, come il progressista John Fetterman per i democratici (personaggio legato al mondo del sindacato, la cui campagna è stata rallentata da un ictus che sembra comunque superato) e il repubblicano Mehmet Oz, noto personaggio televisivo che durante la pandemia ha portato avanti opinioni anti-scientifiche sul Covid-19.
Essendo l’elettorato della Pennsylvania tradizionalmente più moderato rispetto ad altri stati, la scelta di un candidato del genere da parte dei repubblicani rischia di penalizzare il GOP, partito calato nei sondaggi dal 43 al 39%. Al momento, dunque, Fetterman appare come il grande favorito della tornata, con un risultato che agevolerebbe notevolmente il suo partito. Un discorso simile si può fare in Arizona, dove la probabile vittoria nelle primarie repubblicane da parte di Blake Masters (proveniente dall’ala destra del partito, in prima linea nel contrastare i risultati elettorali del 2020) ha portato ad un calo dei sondaggi, con Mark Kelly che appare favorito per vincere.
Le sfide appena rappresentate mostrano appunto uno scenario che, rispetto a qualche mese fa, si sta facendo senza dubbio più favorevole per i democratici, tornati competitivi in corse che prima si preannunciavano complicate. Le restanti partite elettorali, invece, al momento appaiono delineate in favore dell’uno o dell’altro partito. Nelle potenzialmente contendibili North Carolina e Wisconsin dovrebbero vincere rispettivamente i repubblicani Ted Budd e Ron Johnson, con il GOP grande favorito anche in Florida (salvo sorprese ad essere eletto sarà Marco Rubio).
Scontatissimi gli altri risultati: i repubblicani vinceranno Ohio, Montana, Iowa, Utah, Louisiana, Kentucky, Kansas, South Carolina, Indiana, Alabama, Arkansas, Oklahoma, Alaska, Idaho, South Dakota e North Dakota. I democratici conquisteranno Colorado, Washington, Illinois, Connecticut, Oregon, New York, California, Vermont, Maryland e Hawaii.
La possibile visita di Nancy Pelosi a Taiwan accresce le tensioni USA-Cina
Negli ultimi giorni la tensione fra Stati Uniti e Cina è cresciuta notevolmente dopo le voci di una possibile visita della speaker della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi a Taiwan, isola al centro di un’aspra controversia geopolitica fra i due paesi. Quando sono circolate le prime indiscrezioni relative al viaggio, il paese asiatico ha subito risposto duramente lanciando subito esercitazioni militari nella zona come forma di avvertimento.
Nonostante le voci, nel momento in cui la Speaker ha annunciato il percorso del suo viaggio asiatico non ha citato Taiwan, anche se non è escluso un passaggio non preannunciato. Le indiscrezioni hanno comunque diviso la politica americana: una parte del Partito Repubblicano ha sostenuto Pelosi (fortemente criticata sul piano interno) proprio in virtù della necessità, più volte ribadita, di contrastare in maniera più vigorosa l’egemonia cinese.
Accordo fra i democratici e Manchin per un nuovo pacchetto di spesa
Dopo mesi di trattative, stop e passi indietro, il Partito Democratico potrebbe portare a casa un successo riguardante il pacchetto di spesa sociale da approvare entro le midterm election. In settimana è stato infatti annunciato un accordo fra il leader al Senato Chuck Schumer e Joe Manchin, ufficializzato poco dopo il voto su una legge da 280 miliardi di dollari sui chips volta a potenziare l’industria dei semiconduttori (i repubblicani avevano minacciato di bloccarla qualora i dem avessero portato avanti il pacchetto di spesa).
Il piano, intitolato “Inflaction Reduction Act”, prevede un'aliquota fiscale minima del 15% per le "società da un miliardo di dollari o più grandi". In questo modo si otterrebbero maggiori entrate per 313 miliardi di dollari in un decennio. L'IRS avrebbe miliardi di dollari di nuovi finanziamenti per aiutare la lotta all’evasione fiscale, specialmente da parte degli americani più ricchi, il che porterà al governo federale più di 120 miliardi di dollari di nuove entrate stimate.
La disposizione che prevede di assegnare a Medicare il compito di trattare il prezzo dei farmaci da prescrizione con le aziende farmaceutiche è stata inclusa, anche se leggermente ridotta rispetto alle proposte precedenti: questa prevede ora minori uscite per 288 miliardi di dollari. Il piano punta inoltre a cancellare la scappatoia dei “carried interests”, che consentirebbe di ottenere ulteriori 14 miliardi di dollari di entrate fiscali.
Sul fronte della spesa, i Democratici intendono destinare quasi 370 miliardi di dollari alle disposizioni sul clima e sulla trasformazione energetica. Questo include il finanziamento di nuovi investimenti per l'idrogeno, il nucleare, le fonti rinnovabili e i combustibili fossili. Più di 300 miliardi di dollari andrebbero alla riduzione del deficit, una grande priorità di Manchin.
La misura, nettamente inferiore ai piani iniziali dei democratici, dovrà essere approvata in entrambe le camere, dove sono presenti alcuni scontenti (la senatrice dell’Arizona Krysten Sinema, ad esempio, non ha ancora ufficializzato il suo appoggio).
Le altre notizie della settimana:
Ivana Trump, la prima moglie dell'ex presidente Donald Trump, è stata sepolta al Trump National Golf Club a Bedminster nel New Jersey. La ragione dietro questa scelta sembra risiedere nel fatto che le leggi fiscali del New Jersey esentano le proprietà usate per le sepolture dalle imposte di proprietà, sul reddito e sulle vendite. Per le agevolazioni fiscali è sufficiente una sepoltura senza nessun altro particolare requisito.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è risultato nuovamente positivo al test antigenico al COVID-19, dopo essere risultato negativo per diversi giorni di seguito. Al momento però non ha alcun sintomo, secondo quanto rende nota la Casa Bianca. Per questo motivo non sarà per ora sottoposto ad alcun ulteriore trattamento antivirale.
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità una risoluzione non vincolante in cui chiede che la Russia sia dichiarata uno Stato sponsor del terrorismo.
La risoluzione non è vincolante ma, come sottolinea il New York Times, l'adozione all'unanimità del documento in Senato aumenta le pressioni sulla Casa Bianca per includere la Russia nell'elenco dei paesi che sponsorizzano il terrorismo.
Decine di ex funzionari repubblicani e democratici guidati dall’ex candidato alle primarie democratiche Andrew Yang hanno annunciato la nascita di un nuovo partito politico americano per fare appello a milioni di elettori che si dicono sgomenti per quello che considerano un disfunzionale sistema a 2 partiti. Il nuovo partito, chiamato Forward e la cui creazione è stata riportata per la prima volta da Reuters, sarà inizialmente co-presieduto dall'ex candidato democratico alla presidenza Andrew Yang e da Christine Todd Whitman, ex governatore repubblicano del New Jersey.
Il PIL americano scende del -0,9% nel Q2 2022, secondo i dati preliminari del governo americano. Essendo il secondo trimestre di seguito con segno negativo (-1,6% nel Q1 2022), gli Stati Uniti sono ufficialmente in recessione.
Nella giornata di venerdì la Camera dei Rappresentanti ha approvato un disegno di legge per vietare le armi d'assalto con 217 favorevoli e 213 contrari: si tratta della prima mossa per un divieto esplicito dopo decenni, ma non vi è alcuna speranza che questa misura passi al Senato.