Le elezioni per i governatori del 2022
Le elezioni per il rinnovo dei governatori in programma nel 2022
Il prossimo novembre al centro dell’attenzione pubblica non ci saranno solamente le elezioni per il rinnovo del Congresso, ma anche quelle che porteranno alla nomina dei governatori in molti stati dell’unione, ruolo di primissimo piano per le grandi competenze di questi ultimi. Lo scorso novembre il voto per il rinnovo della carica in Virginia ha portato ad un risultato a sorpresa, con il repubblicano Glenn Younkgin che ha superato il favorito Terry McAuliffe, moderato del Partito Democratico.
Alcuni stati appaiono difficilmente contendibili per entrambi i partiti: i repubblicani dovrebbero vincere senza grossi problemi in Alabama, Alaska, Arkansas, Idaho, Iowa, Nebraska, New Hampshire, Ohio, Oklahoma, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Vermont (nonostante sia fra gli stati più progressisti d’America il governatore è il membro del GOP Phil Scott) e Wyoming. D’altro canto ci si attendono successi abbastanza agevoli per i democratici in California, Colorado, Connecticut, Hawaii, Illinois, Minnesota, New Mexico, New York, Oregon e Rhode Island.
Le altre sfide sono invece aperte a molteplici scenari, con alcune elezioni che stanno raccogliendo particolare interesse nazionale: fra c’è la corsa in Florida, dove in corsa c’è il governatore uscente Ron DeSantis, da molti considerato fra i favoriti per ottenere la nomination repubblicana in vista delle presidenziali del 2022. Nei democratici il favorito per la vittoria delle primarie è Charlie Christ, ex GOP passato all’interno del partito dell’asinello nel 2012: una candidatura di primo piano, che difficilmente scalfirà la posizione di DeSantis, che al momento parte favorito.
Per trovare un’altra sfida interessante ci si può spostare poi in Georgia, dove si incastrano due partite delicate: quella per la nomination repubblicana e quella elettorale in programma a novembre. Per quanto riguarda la prima delle due, in corsa c’è il governatore uscente Brian Kemp, finito nel mirino dell’ala trumpiana del partito per la sua fermezza nel rifiutare le richieste dell’ex presidente volte a sovvertire il risultato delle elezioni tenute nel 2020.
Kemp al momento appare favorito, anche se contro di lui si è candidato con l’appoggio di Trump un altro esponente di primo piano del partito, l’ex senatore David Perdue. Il vincitore di questa sfida se la vedrà con Stacey Abrams, da anni una delle donne di punta del Partito Democratico, divenuta popolare a seguito delle sue battaglie per i diritti di voto delle persone di colore, con anni di attivismo che la portarono a sfiorare la vittoria nel 2018. Per le elezioni di novembre i sondaggi mostrano un certo equilibrio, con il candidato repubblicano in vantaggio ma con un margine risicato.
In Arizona non potrà cercare un altro mandato il governatore uscente Doug Ducey: in casa democratica a vincere le primarie dovrebbe essere con ogni probabilità il Segretario di Stato Katie Hobbs, mentre nei repubblicani appare in vantaggio Kari Lake, esponente vicina agli ambienti della destra trumpiana che durante la sua campagna elettorale è arrivata a chiedere l'arresto per la sua sfidante con l'accusa di crimini commessi in occasione delle elezioni 2020. Quest'ultimo è un fattore che potrebbe penalizzare i repubblicani in vista del prossimo novembre, dove la sfida si preannuncia comunque apertissima.
In Kansas cercherà un nuovo mandato la governatrice Laura Kelly, mentre fra i repubblicani in corsa al momento c'è solo l'Attorney General Derek Schmidt: la sfida si preannuncia equilibratissima, anche se al momento sembra tendere leggermente verso i repubblicani. Anche in Michigan sarà in corsa la governatrice democratica uscente, Gretchen Whitmer, che stando ai primissimi sondaggi dovrebbe ottenere la riconferma, pur con un margine non elevatissimo.
Discorso simile per il Nevada, dove il governatore democratico uscente Steve Sisolak appare al momento in vantaggio rispetto ai repubblicani, partito in cui si giocano la nomination Joe Lombardo e soprattutto l'ex senatore Dean Heller.
In Pennsylvania non potrà ricandidarsi il governatore uscente Tom Wolf, anche se i democratici (che potrebbero schierare l'Attorney General John Shapiro) appaiono leggermente in vantaggio per mantenere la carica in una partita che si preannuncia comunque equilibrata. Potrebbe cambiare colore, invece, il Wisconsin: i primi sondaggi vedono infatti equilibratissima la partita fra il governatore uscente Tony Evers (democratico) e la favorita per la nomination repubblicana Rebecca Kleefisch.
Il discorso di Zelensky al Congresso e le relazioni con la Russia
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto in settimana un discorso davanti al Congresso americano, dopo essere stato presentato dalla Speaker della Camera che lo ha salutato con la frase "Slava Ukraini", ovvero "Gloria all'Ucraina".
Zelensky ha detto di essere fiero di salutare tutti gli amici americani da Kiyv, la capitale ucraina, che evita di arrendersi nonostante giorni di bombardamenti russi: "Al momento, il destino del nostro Paese sta per essere deciso, quello russo è un attacco contro i nostri valori, contro il nostro stesso futuro".
Zelensky ha citato inoltre il memoriale di Mount Rushmore ed il ruolo chiave che gli Stati Uniti hanno sempre avuto nella storia nella difesa della libertà e della democrazia, paragonando inoltre il dramma che vive il suo paese a quello che l'America ha conosciuto con l'attacco a Pearl Harbour e con l'11 Settembre.
"Voi siete stati attaccati in passato dal cielo, oggi lo siamo noi", sono state le parole di Zelensky. "Questo è un terrore che l'Europa non vede da 80 anni", ha aggiunto il Presidente ucraino prima di chiedere ancora una volta una "no-fly zone umanitaria" sui cieli ucraini o almeno di ottenere le armi necessarie per difendere il proprio Paese.
"Sono grato al Presidente Biden per il suo coinvolgimento personale e per il suo impegno nelle sanzioni contro la Russia e per il supporto dato al popolo americano", ha quindi detto Zelensky, chiedendo però di fare "ancora di più", fino a quando le truppe russe non si fermeranno.
Zelensky ha poi mostrato ai membri del Congresso un video con le immagini delle città ucraine prima e dopo l'invasione russa, della distruzione dei centri urbani, di bambini in lacrime, di bombardamenti e dei tanti morti e feriti a causa dell'invasione russa.
"Oggi è il momento non solo di essere i leader della NATO, ma i leader del mondo, e quindi della pace. La pace dipende dall'essere in grado di dimostrare la forza, non la debolezza, nei confronti di chi la minaccia", si è appellato subito dopo Zelensky in inglese. "Io non vedo alcun motivo per cui non si possa fermare questo bagno di sangue", ha concluso il Presidente ucraino. "Mi appello al Presidente Biden: sei il leader della grande nazione americana. Ti chiedo di diventare il leader del mondo e quindi della pace. Slava Ukraini!".
Nel mentre il presidente Biden ha tenuto un colloquio telefonico con Xi Jinping, in cui ha ribadito la posizione americana circa il mantenimento dello status quo in quel di Taiwan ed ha minacciato conseguenze nel caso in cui la Cina dovesse supportare gli sforzi bellici della Russia. In ogni caso i due leader hanno riaffermato gli impegni per la pace e la volontà di mantenere vivi i canali diplomatici.
Le altre notizie della settimana
La Federal Reserve americana ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di 0,25, una misura molto attesa che rappresenta il primo aumento dei tassi americani da dicembre 2018, di fronte ad una inflazione galoppante negli ultimi mesi.
La Federal Reserve ha anche lasciato intendere di essere pronta ad aumentare i tassi di interesse per altre sei volte nel corso dell’anno per frenare le spinte inflazionistiche, qualora dovesse risultare necessario.
I democratici sono internamente divisi per quanto riguarda la strategia politica da attuare per frenare la crescita dell’inflazione. Alcuni membri del partito si stanno compattando dietro la possibilità di tassare quelli che sono i guadagni che le compagnie petrolifere stanno accumulando in questo periodo, decisione che permetterebbe di far tornare nelle casse dello stato circa 45 miliardi di dollari.
Anche il leader dei democratici al Senato Chuck Schumer ha parlato della possibilità di chiamare a testimoniare le compagnie petrolifere riguardo eventuali speculazioni effettuate in questo periodo. Difficile pensare che tale proposta abbia l’appoggio di Joe Manchin, che ha esplicitamente condannato il linguaggio aggressivo verso le grandi aziende.
Il presidente Biden si prepara alla elezioni di midterm di quest'anno con circa la metà degli americani che dubitano che cercherà la rielezione nel 2024, a causa soprattutto della sua anzianità.
Un nuovo sondaggio del Wall Street Journal ha rilevato che il 52% degli americani non pensa che Biden si ricandiderà per la rielezione tra due anni, mentre il 29% si aspetta che persegua un secondo mandato. Il 19% per cento è indeciso sul suo futuro. Tra i democratici, il 41% ha detto di ritenere che Biden si ricandiderà, mentre il 32% ha detto di non pensare che lo farà. Il sondaggio ha trovato il 26% di quei democratici incerti.
La senatrice Shelley Moore Capito (R-W.Va.) ha dichiarato nella giornata di mercoledì che si candiderà per il ruolo di vicepresidente della conferenza del GOP del Senato, il posto n. 5 nel caucus. La stessa esponente della West Virginia, una delle più attive negli scorsi mesi per cercare un’intesa con i democratici per quanto riguarda l’accordo sulle infrastrutture, ha effettuato un viaggio in Europa per incontri ufficiali con delegazioni di Germania e Polonia.
Mike Gibbons, candidato alle Primarie del Partito Repubblicano per il posto da senatore in Ohio, è finito al centro della bufera per alcune dichiarazioni rilasciate in passato nelle quali usava frasi offensive dirette verso la popolazione di origine asiatica.
Continua a regnare incertezza intorno a quella che sarà la decisione di alcuni senatori repubblicani riguardo il voto per confermare la nomina di Ketanji Brown Jackson come nuova giudice della Corte Suprema. Quest’ultima, in settimana, ha incontrato il senatore del GOP Lindsey Graham (R-S.C.), uno dei tre membri del suo partito che votò per approvare la sua nomina alla Corte D’Appello del distretto di Washigton. Quest’ultimo in ogni caso ha preferito non divulgare informazioni sull’incontro, impedendo di capire quale potrà essere l’orientamento di parte del GOP intorno alla scelta.
Il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha convocato un vertice straordinario della NATO per discutere la situazione in Ucraina dopo l’invasione russa. Al vertice, rende noto la Casa Bianca, parteciperà anche il presidente americano Joe Biden che il 24 marzo si recherà in Europa per colloqui con gli altri leader occidentali. Nello stesso giorno è prevista anche una riunione dei leader dell’Unione Europea a cui Biden parteciperà in qualità di ospite di eccellenza.