Il diritto all'aborto è a rischio
Il diritto all’aborto è a rischio, evitato lo shutdown federale, clima teso nei Repubblicani e il rallentamento della crescita economica.
Il diritto all’aborto è fortemente a rischio
Quale sarà il futuro del diritto all’aborto negli Stati Uniti? Per sapere la risposta bisognerà aspettare qualche mese, ma da un’audizione tenuta in settimana dalla Corte Suprema sembra plausibile che l’accesso a questo diritto potrebbe venire fortemente limitato. Anzitutto va ricordato come il tema non sia regolato da una legge federale, bensì da una sentenza della stessa Corte Suprema risalente al 1973 e intitolata Roe vs Wade: è lo stesso organo giudiziario che, dopo la svolta a destra imposta grazie alle nomine effettuate da Donald Trump, potrebbe rovesciare la precedente decisione.
Dinanzi alla Corte, infatti, è stata portata una legge del Mississippi, che vieterebbe tale pratica dopo 15 settimane, andando a restringere il tempo di 24 settimane imposto dalla sentenza Planned Parenthood v. Casey risalente al 1992. L’incognita più grande riguarda quanto in là sia disposta a spingersi la SCOTUS: l’obiettivo dell’ala destra dell’arco politico americano, infatti, è quella di rovesciare completamente la stessa Roe vs. Wade.
Su questo punto il dibattito fra l’anima liberal e quella conservatrice della Corte Suprema è stato acceso. Il giudice conservatore Samuel Alito ad un certo punto durante l'audizione ha detto che "il feto ha un interesse ad avere una vita e questo non cambia" a prescindere dalle settimane in cui viene effettuata l'operazione di aborto.
Il dibattito su questo aspetto è stato vivo, con le accuse rivolte dalla giudice liberal Sonia Sotomayor nei confronti del Procuratore Generale del Mississippi Scott Stewart, che muoverebbe le sue battaglie non per l’interesse per i diritti degli stati ma in base a motivazioni religiose. Amy Conet Barret, dal canto suo, ha ribadito come la concessione dell’adozione subito dopo la nascita di un bambino possa essere un’alternativa valida rispetto all’aborto.
Come detto, resta difficile capire quanto in là si spingerà la Corte, anche perché il precedente sarebbe di enorme portata: il giudice conservatore John Roberts, ad esempio, sarebbe orientato a ridurre la finestra per abortire a 15 settimane, senza però rovesciare completamente la legge i sé. Altri giudici, inoltre, affermano che anche in questo caso non sarebbe revocato completamente il diritto, dato che rimandando la questione ai singoli stati molti avrebbero potuto decidere di mantenerlo legale.
Molti difensori del diritto all’aborto, però, sostengono che anche una restrizione parziale minerebbe l’accesso a tale diritto: oltre alle questioni giudiziarie, questo potrebbe portare un notevole sovraccarico sulle strutture sanitarie degli stati ove questo sarebbe concesso.
Evitato lo shutdown federale
Il Congresso statunitense ha approvato una legge che finanzia il governo federale fino a metà febbraio, evitando così lo shutdown che ci sarebbe stato dalla prossima settimana.
Negli Stati Uniti infatti il Congresso deve stanziare periodicamente le attività del governo federale specificando l'allocazione di questi ultimi. Se non viene fatto, si va incontro allo shutdown o sospensione del governo federale, in cui il governo deve limitare al massimo le spese lasciando a casa i lavoratori non essenziali.
La legge di finanziamento è passata alla Camera con 221 voti a favore (tutti Democratici e un Repubblicano) e 212 voti contrari. Al Senato è invece Stato approvato con 69 voti a favore (cinquanta Dem e diciannove Repubblicani) e 28 contrari. Fondamentale è stato l’appoggio di alcuni esponenti del GOP, arrivato dopo giorni di contrattazione in cui la tensione è più volte cresciuta, a causa della volontà repubblicana di barattare il voto favorevole con lo stop all’obbligo vaccinale voluto da Biden.


Clima teso nei repubblicani
Clima particolarmente teso all'interno del Partito Repubblicano alla Camera dei Rappresentanti, dove le anime interne non mancano di lanciarsi accuse reciproche. Una situazione che ha portato all'intervento il leader di minoranza Kevin McCharty, che ha chiesto di concentrarsi sulla lotta all'agenda politica democratica piuttosto che sulle guerre interne.
Sebbene, stando a quanto riporta The Hill, all'interno del meeting non sia stato fatto alcun nome, le accuse sembrano indirizzate ad alcuni esponenti dell'ala trumpiana del partito, come Matt Gaetz (R-Fla) e Marjorie Taylor Greene (R-Ga), con quest'ultima che ha anche affermato come McCarthy non abbia i voti per essere eletto speaker nel caso in cui i repubblicani dovessero ottenere la maggioranza nel 2022, una possibilità più che concreta.
Va ricordato, inoltre, che l'ala trumpiana del Partito nelle ultime settimane ha costantemente rivolto attacchi indirizzati agli esponenti maggiormente moderati, che hanno collaborato con i democratici su alcuni temi come la legge sulle infrastrutture e l'accordo per evitare lo shutdown.
Rallenta la crescita economica
Non arrivano buone notizie per Joe Biden, che deve già fronteggiare un momento politico poco favorevole con bassi indici di gradimento. I dati dell’economia nel mese di novembre, infatti, mostrano un rallentamento nella crescita dell’occupazione: i posti di lavoro nei settori non agricoli sono aumentati di 210.000 unità il mese di novembre, dopo un guadagno di 546.000 unità rivisto al rialzo nel mese di ottobre, secondo il rapporto del Dipartimento del Lavoro.
Allo stesso momento, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,6% del mese precedente avvicinandosi così sempre di più ai livelli pre-pandemia, mentre il tasso di partecipazione della forza lavoro è salito al 61,8%. Per fare un paragone, la stima mediana secondo gli economisti di Bloomberg era di un aumento di 550.000 posti di lavoro ed un tasso di disoccupazione al 4,5%, quindi si è trattato di un dato (almeno per l'occupazione) ben più basso del previsto. C'è stata una revisione al rialzo di 82.000 per i due mesi precedenti, ma questo non compensa affatto il deficit di posti di lavoro rispetto alla previsione mediana.
Il forte dato di ottobre aveva aumentato le speranze per un lungo periodo di crescita sostenuta di posti di lavoro, ma i casi di contagio da coronavirus hanno iniziato ad aumentare proprio la settimana in cui sono state fatte le interviste sulla base delle quali si è pubblicato il rapporto odierno. Anche i problemi della catena di approvvigionamento e le carenze di manodopera rimangono un problema per la crescita dell'economia americana.
Le altre notizie della settimana:
● Prosegue la linea dura di Biden sul fronte della gestione della pandemia: oltre a rinnovare l'obbligo di mascherina per treni, aerei e mezzi pubblici, il presidente ha diramato nella giornata di giovedì regole che incentivano la vaccinazione e il self-testing, oltre a rendere più stringenti le regole per accedere negli Stati Uniti. Per entrare nel paese, infatti, servirà un test negativo a 24 ore dalla partenza, indipendentemente dallo status vaccinale.
● Sul fronte dell’obbligo vaccinale, però, Biden sta incontrando qualche difficoltà. Un giudice federale, nella giornata di giovedì, ha infatti rilasciato un'ingiunzione preliminare volta a stoppare quello istituito per i dipendenti della sanità. L'atto, scritto da Terry A. Doughty, espande una decisione presa a inizio settimana da una Corte Federale del Missouri, che si applicava però solo a dieci stati.
Stando ai giudici, la questione relativa all'obbligo vaccinale dovrebbe essere presa dal Congresso, e anche in quel caso vi darebbero dubbi relativi alla sua costituzionalità.
● Stacey Abrams, una delle esponenti di punta del Partito Democratico, ha annunciato nella giornata di mercoledì la sua volontà di correre per la carica di governatore della Georgia. Abrams era andata vicina all'elezione del 2018, quando aveva perso contro Brian Kemp pur ottenendo un buon risultato personale, frutto dell'attivismo durato anni nelle battaglie per ampliare l'accesso al voto, soprattutto fra le persone di colore.
● Mehmet Cenzig Öz, meglio conosciuto come Dr. Oz, celebre personaggio televisivo, ha annunciato la candidatura alle primarie repubblicane in Pennsylvania per il Senato. Divenuto famoso grazie a Oprah Winfrey, dal 2009 conduce una sua rubrica giornaliera di medicina.
Nell'ultimo anno si è fatto notare per alcune posizioni non riconosciute dalla comunità scientifica in merito alla lotta alla pandemia, come ad esempio quella sull'uso dell'idrossiclorochina.
● La CNN ha sospeso a tempo indeterminato il giornalista di punta Chris Cuomo dopo che si è saputo che aveva aiutato suo fratello, l'ex governatore di New York Andrew Cuomo, a rispondere alle accuse di molestie sessuali.
● Il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha dato ordine di avviare una indagine interna del Pentagono su un raid aereo avvenuto in Siria il 18 marzo 2019, durante la precedente Amministrazione Trump, a causa del quale sono morte 80 persone, tra cui decine di donne e bambini.
Secondo uno dei legali del Pentagono l’episodio potrebbe essere classificato come un vero e proprio crimine di guerra ed un’inchiesta precedentemente condotta dall’Ispettore Generale del Dipartimento della Difesa non aveva dato alcun riscontro a riguardo di questo episodio.
● L'ex capo dello staff della Casa Bianca di Donald Trump, Mark Meadows, sta collaborando con la Commissione ristretta della Camera che indaga sulla insurrezione del 6 gennaio, fornendo alcuni documenti ed accettando di apparire per una prima audizione in aula, ha appreso in esclusiva la CNN.
La mossa rappresenta un cambiamento netto nel rapporto tra uno dei principali alleati di Trump e la Commissione inquirente, e scongiura per ora un suo rinvio a giudizio per oltraggio al Congresso.
● L'amministrazione Biden ha trovato un accordo con il Messico per restaurare la policy trumpiana "Remain in Mexico", che permette di far restare nel paese gli immigrati in attesa che venga valutata l'idoneità all'ingresso degli Stati Uniti. Si tratta di una misura che Biden aveva combattuto fin dal suo insediamento, salvo poi doverla restaurare a seguito di una decisione giudiziaria.
● Donald Trump aveva il Covid durante il primo dibattito presidenziale dell’anno scorso con Joe Biden. Avrebbe presentato un test negativo precedente per parteciparvi. La sua positività risaliva a 3 giorni prima che la rendesse pubblica. Lo rivela il suo ex capo di gabinetto, Mark Meadows.
● Il Segretario del Lavoro Marty Walsh starebbe considerando una candidatura come Governatore del Massachusetts, riporta POLITICO. Walsh è stato Sindaco di Boston dal 2014 fino al marzo 2021, quando è stato confermato dal Senato nella posizione che occupa oggi. Precedentemente è anche stato deputato statale del Massachusetts dal 1997 al 2014. Si tratterà di una sfida aperta, dal momento che il governatore uscente Charlie Baker ha annunciato la volontà di non ricandidarsi.
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